Informazioni

Informazioni

Le iscrizioni alle attività (escursioni, manifestazioni, ecc) si ricevono nella sede in Via Rolando 57 (ex edificio AVIS) nei giovedì precedenti all’escursione.

I pullman, se previsti, verranno organizzati per un minimo di 40 partecipanti paganti. Il Consiglio Direttivo si riserva la facoltà di organizzare pullman anche per un numero inferiore di partecipanti. Le partenze avranno luogo dal parcheggio avanti alla sede in Via Rolando 57.

La sede è aperta tutti i giovedì dalle ore 21,00 alle ore 23,00.
Ritrovarsi tradizionalmente in sede il giovedì è l’occasione per rinnovare vecchie amicizie ed allacciarne di nuove. È il modo più opportuno per dare l’adesione alle escursioni programmate. È l’occasione per programmare nuove escursioni anche se non previste dal programma. È il momento di rivedere e ricordare i momenti più belli delle escursioni effettuate. È il momento per condividere qualche situazione conviviale.

Insomma, ritrovarsi il giovedì sera in sede è un bel modo per stare assieme!

Le iscrizioni alle attività dell’Associazione e alle escursioni si ricevono presso la sede del Gruppo – Casa delle Associazioni – Via Rolando 57, nei due giovedì precedenti all’escursione.

I pullman se previsti, verranno organizzati per un minimo di 40 partecipanti paganti. Il Consiglio Direttivo si riserva la facoltà di organizzare pullman anche per un numero inferiore di partecipanti.

Le partenze avranno luogo dal parcheggio fronte alla sede in via Rolando 57.

Le iscrizioni alle attività, si ricevono nella sede in via Rolando 69 nei giovedì precedenti all’escursione. La sede è aperta tutti i giovedì dalle ore 21:00 alle ore 23:00 (e anche dopo). Ritrovarsi tradizionalmente in sede il giovedì è il momento di ritrovare vecchie e nuove amicizie. E’ il modo più opportuno per dare l’adesione alle escursioni programmate. E’ l’occasione per programmare nuove escursioni anche se non previste dal programma. E’ lo spunto di rivedere e ricordare i momenti più belli delle escursioni effettuate. E’ motivo per condividere qualche situazione conviviale. Insomma, ritrovarsi il giovedì sera in sede è bel modo per stare assieme!

Come prepararsi all’escursione

Per intraprendere una qualsiasi escursione è opportuno conoscere la zona prescelta, la preparazione poi dovrà essere tanto più accurata quanto maggiori sono le difficoltà da affrontare. Conoscere preventivamente le caratteristiche della zona, anche di un semplice sentiero, è il modo migliore per apprezzare l’ambiente e le attrattive che ne fanno parte.

ZAINO: in cordura o nylon, di capacità media, con cinghiette porta piccozza, con patella superiore munita di tasca per gli oggetti di pronto utilizzo.

SCARPE: pedule in pelle o altro materiale impermeabile, con suola Vibram.

MAGLIONE: in lana molto fitta (pile, plartek)

CAMICIA: in lana, che assorba il sudore.

BIANCHERIA: magliette di ricambio a mezze maniche, misto lana – cotone, che assorbono, il sudore (transtex, capilene).

PANTALONI: in tessuto, lana o fibre sintetiche; si consigliano lunghi.

CALZETTONI: in lana misto cotone o in tessuto di spugna, lunghi fino al ginocchio.

BERRETTO: in lana, che protegga dal freddo.

GUANTI: muffole in lana battuta.

BORRACCIA O THERMOS: con capacità di almeno un litro.

OCCHIALI: con lenti in vetro ottico o similari, non troppo scure e con assorbimento minimo dei raggi UV del 60-80%.

PILA O LAMPADA FRONTALE: per escursioni di più giorni o che prevedono transiti in galleria.

GIACCA A VENTO: imbottita con piumino, oppure in goretx o simili, che permetta una buona traspirazione e sia possibilmente impermeabile.

PRONTO SOCCORSO: deve contenere solo farmaci di base (contro mal di testa, colliri, ecc.)

SACCO LENZUOLO (in caso di pernotto in rifugio): oltre ad assicurare comfort ed igiene, dal 1996 è obbligatorio per i pernottamenti nei rifugi CAI.

Altri oggetti non necessari ma utili: fischietto, macchina fotografica, binocolo, manuale dei fiori di montagna, copricapo di cotone, crema solare, bastoncini telescopici.

BUONA NORMA inoltre è avere appresso una guida della zona, carta topografica, bussola di orientamento, ed altimetro, ovviamente ben conoscendone l’impiego.

PICCOLO DECALOGO

Più chilometri a piedi, più salute e tranquillità
Non accendere fuochi nei boschi
Rifugi e bivacchi sono nelle tue mani
I rifiuti portali a valle con te
Non disturbare la quiete della natura
Porta a casa solo ricordi fotografici
Rispetta il mondo sotterraneo

Prudenza in Montagna: le 10 regole d’oro

  1. . Prima di affrontare un’escursione, valuta le tue capacità e le difficoltà cui puoi andare incontro.
  2. Ricorda che in montagna le condizioni meteorologiche sono spesso instabili. Tienilo presente anche per scegliere l’abbigliamento e l’equipaggiamento da portare con te.
  3. E’ meglio non andare mai soli in montagna. L’imprudenza può mettere a repentaglio la vita dei soccorritori e quella dei feriti.
  4. Prima di partire, comunica ad amici o a parenti l’itinerario e la meta dell’escursione.
  5. Rispetta scrupolosamente la segnaletica di pericolo e di divieto che incontri.
  6. Non abbandonare mai il sentiero: è sicuramente più faticoso e può comportare notevole pericolo.
  7. Le vipere si trovano più frequentemente tra l’erba alta o sotto i sassi. Se procedendo provochi del rumore, esse generalmente fuggono. Comunque pantaloni lunghi, scarpe da montagna e calzettoni pesanti proteggono dal morso.
  8. Se vieni sorpreso in montagna da un forte temporale, non cercare riparo nelle vicinanze della cima; allontanati dalle croci in ferro, dalle creste e dagli alberi; se hai del materiale ferroso (piccozza, bastone, ecc.) abbandonalo.
  9. La nebbia è un fenomeno comunissimo in montagna. Se è molto fitta e non sei sicuro di conoscere più che bene il sentiero, è meglio trovare un rifugio e fermarsi.
  10. Rispetta l’ambiente e coloro che vivono in montagna. Accetta i loro consigli ed il loro modo di vita.

Scala delle difficoltà

percorso turistico

T=turistico 
Itinerari che si sviluppano su stradine, mulattiere o comodi sentieri.
Sono percorsi abbastanza brevi, ben evidenti e segnalati che non presentano particolari problemi di orientamento. Sono escursioni che non richiedono particolare esperienza o preparazione fisica.

percorso escursionistico

E=escursionistico 
Itinerario privo di difficoltà tecniche, richiede un modesto impegno fisico per la brevità del percorso ed il contenuto dislivello da superare.

percorso escursionisti esperti

EE=per escursionisti esperti
Itinerario che, privo di difficoltà tecniche, richiede un maggior impegno fisico ed una maggior esperienza escursionistica.

percorso escursionisti esperti con attrezzatura

=per escursionisti esperti con attrezzatura
Itinerario che necessità di conoscenza delle tecniche di assicurazione su ferrata, assenza di vertigini e fermezza di piede. Attrezzatura adeguata.


…Man mano che salivamo anche la montagna abbandonava dietro di se qualcosa.
Arrivati in cime sia noi che il monte eravamo cambiati … entrambi spogli!
Da una parte la nuda roccia, dall’altra degli uomini liberi.

Marco Pilotto


PICCOLO DECALOGO

Più chilometri a piedi, più salute e tranquillità.
Non accendere fuochi nei boschi.
Rifugi e bivacchi sono nelle tue mani.
I rifiuti portali a valle con te.
Non disturbare la quiete della natura.
Porta a casa solo ricordi fotografici.
Rispetta il mondo sotterraneo.

Soccorso alpino: consigli

Chiamata di soccorso in caso di incidente in montagna

In caso di incidente in montagna per il quale si sia costretti a chiedere aiuto, sono consigliate alcune norme da seguire e pochi, semplici gesti da eseguire:

1 segnalazione acustica
Lanciare, 6 volte in un minuto, un segnale acustico ad intervalli regolari (uno ogni 10 secondi).
Lasciare un minuto di pausa e ripetere l’operazione. Allo scopo possono essere lanciate grida, fischi, oppure può essere usato un fischietto (è bene averne sempre uno nello zaino).

2 segnalazione visiva
Gli stessi segnali di cui al punto 1 possono essere fatti anche con uno specchietto o una torcia elettrica.

Posizione a Y in piedi con le braccia alzate e le spalle al vento.

Sta ad indicare “risposta affermativa” ad eventuali domande poste dai soccorritori.
Oppure anche “atterrate qui – il vento è alle mie spalle”.

Posizione a N in piedi con un braccio alzato e uno abbassato e spalle al vento.

Sta ad indicare “non serve soccorso”.
Oppure anche “risposta negativa” ad eventuali domande poste dai soccorritori.

Chi riceve una richiesta di soccorso risponde facendo un segnale acustico e visivo 3 volte in un minuto (una ogni 20 secondi).
In ogni località di montagna c’è un posto di chiamata del Soccorso Alpino. Altrove è bene rivolgersi al più vicino posto di soccorso (Caserma Carabinieri o della Protezione Civile)

Numero del Soccorso Alpino in Italia: 118

IN CASO DI INCIDENTE SPECIFICARE BENE:

Chi chiama
Da dove chiama
Numero di telefono di chi chiama
Cosa è successo
Dove è successo
Quando
Numero e nomi delle persone coinvolte
Orario di partenza o scomparsa
Eventuale ora prevista per il rientro
Morfologia del terreno
Condizioni meteo in zona
Note, qualsiasi particolare utile