Programma 2010

Domenica 10 gennaio 2010: Valle San Liberale – Malga Vedetta d’Archeso

Il tradizionale appuntamento di avvio attività! L’inizio ideale partendo dal piano per arrivare alla montagna: una prima uscita alle porte di case, sul Monte Grappa. 
Dalla Valle di S. Liberale, la più alpina delle valli del massiccio, prendendo il sentiero più agevole per arrivare alla Malga Vedetta d’Archeson. Un primo incontro di festa con la montagna e alcuni suoi amici da uno straordinario balcone naturale con la vista che spazia dall’Adriatico, alla laguna di Venezia e alla pianura padano-veneta.

Con mezzi propri
Capi gita: il Consiglio Direttivo
Difficoltà: E-EAI (escursione in ambiente innevato)
Comitiva unica
Dislivello: m 750 ca.
Note: si raccomanda l’uso delle racchette (ciaspole) in caso di neve

 

Sabato 16 gennaio 2010: Cena sociale 2009

Ancora un momento di sosta per iniziare il nuovo anno. E’ il momento dei bilanci sulle attività passate, ma è già ora dei programmi per quelle che verrano: nuove escursioni, nuove salite, nuove imprese. 
E’ il momento per rinsaldare vecchie amicizie e di stringerne di nuove, pronti a salire verso la montagna che ci aspetta. Intanto seduti attorno ad un tavolo …

 

24 gennaio 2010: Ponte Conseria – Passo Cinque Croci

Un’escursione facile in una delle zone più spettacolari del Lagorai, nel grandioso anfiteatro della parte terminale della Val Campelle, tra boschi di conifere, malghe, laghi e cime ardite ed arrivati al passo, nei pressi della caratteristica croce in ferro eretta in memoria dei caduti della Grande Guerra, per premio un grandioso panorama sulla Val Cia, il Cauriol, il Lagorai orientale e il massiccio di Cima D’Asta

Con mezzi propri
Capi gita: il Consiglio Direttivo
Difficoltà: E-EAI (escursione in ambiente innevato)
Comitiva unica
Dislivello: m 550 ca.
Note: si raccomanda l’uso delle racchette (ciaspole) in caso di neve

 

7 febbraio 2010: Passo Sommo – Monte Cornetto di Folgaria (2060)

Folgaria, graziosa stazione estiva ed invernale è sovrastata dalla caratteristica mole del Monte Cornetto (m 2060), il quale rappresenta una delle elevazioni più consistenti del Gruppo della Vigolana.
Posta su una cresta isolata che sovrasta alcune valli di primaria importanza della regione, (Valsugana, Valdastico e poco discosta, la grande Valle dell’Adige) la cima del Cornetto offre uno dei panorami più interessanti delle prealpi venete e trentine con lo spazio che vaga dalla pianura veneta, ai vicini altopiani, ai gruppi dolomitici più o meno lontani, ed infine alle glaciali montagne settentrionali.

Con mezzi propri
Capi gita: il Consiglio Direttivo
Difficoltà: E-EAI (escursione in ambiente innevato)
Comitiva unica
Dislivello: m 700 ca.
Note: si raccomanda l’uso delle racchette (ciaspole) in caso di neve

 

20 / 21 febbraio 2010: Invernale, Alpe di Fanes – Rif. La Varella

All’interno del fantastico gruppo dolomitico di Fanes – Sennes – Braies (parco nazionale fin dal 1980), in una vallecola a 2042 metri di altezza, isolato in uno scenario ambientale di assoluta bellezza si trova il Rifugio La Varella.
Più che altrove tra i monti di Fanes predominano alcuni elementi singolari e rari degli ampi panorami: lo sfondo a volte grandioso e lontano trova il suo completamento nelle linee dolci e armoniosi dei piccoli altopiani in quota, mentre più in basso pendii folti dei boschi sovrastano gli ordinati fondovalle e cosparsi di paesi, borgate e masi.

Con mezzi propri
Capi gita: Ivo Guerriero – Sonia Gasparini
Difficoltà: E-EAI (escursione in ambiente innevato)
Comitiva unica
Dislivello: m 500 ca. (il primo giorno) da stabilire a seconda dell’itinerario (il secondo giorno)
Note: si raccomanda l’uso delle racchette (ciaspole) in caso di neve
Equipaggiamento: abbigliamento per escursione invernale, sacco lenzuolo, torcia elettrica.

 

7 marzo 2010: Passo Mendola – Monte Roen

Il “passaggio” della Mendola, al centro dei monti anauni, mette in comunicazione la Provincia di Trento con la Provincia di Bolzano, e rappresenta oltre che un confine fisico anche uno spartiacque ideale fra le genti di lingua latina con le genti di lingua tedesca.
Da questo versante la cima del Monte Roen, m 2116, si presenta con una caratteristica e tonda sommità, che, priva di pareti rocciose, assume un aspetto quasi insignificante ancorché piacevole. Completamente diverso è l’affaccio sulla sottostante Val d’Adige, con un salto grandioso e spettacolare di quasi 2000 metri!

Con mezzi propri
Capi gita: Ivo Guerriero, Giorgio Facco
Difficoltà: E-EAI (escursione in ambiente innevato)
Comitiva unica
Dislivello: m 750 ca.
Note: si raccomanda l’uso delle racchette (ciaspole) in caso di neve

 

21 marzo 2010: Zoppè – Rifugio Venezia

Il nome del Pelmo nel dialetto zoldano (Pelf) significa peloso ovvero boscoso. Narra infatti un’antica leggenda che un tempo il Pelmo era ricoperto di boschi e pascoli verdeggianti fin sulla cima. Poi, un’immane catastrofe ne fece franare i fianchi, lasciando scoperta e nuda la roccia e dando alla montagna le forme maestose che oggi conosciamo. 
Caratteristico è poi l’aspetto del Pelmo visibile dal centro Cadore: un immenso trono dagli alti braccioli, che poi ancora altre leggende ce lo hanno tramandato come el Caregon del Padreterno.

Con mezzi propri
Capi gita: Renato Zanini – Chiara Bergamin
Difficoltà: E-EAI (escursione in ambiente innevato)
Comitiva unica
Dislivello: m 450 ca.
Note: si raccomanda l’uso delle racchette (ciaspole) in caso di neve

 

Mese di marzo: corso base di topografia e orientamento

In collaborazione con Marco Spazzini Guida di Montagna
La difficoltà principale del muoversi in montagna, soprattutto con la neve o all’interno di un bosco, sta nel fatto che il paesaggio e con esso i riferimenti sul terreno cambiano e spariscono rapidamente. Allora se ci si vuole spostare a piacimento e se possibile sapendo sempre dove ci si trova o dove si ha intenzione di andare diventa necessario utilizzare al meglio la cartina, strumento indispensabile per ogni escursionista, grazie alla quale è possibile muoversi in sicurezza su terreni sconosciuti. Complemento obbligatorio alla cartina è la bussola, utile per trarsi d’impaccio in situazioni dubbie sia per stabilire la propria posizione con un rilevamento incrociato, che per tracciare una rotta o un percorso. Utilissimo nell’orientamento è anche l’altimetro, necessario per rilevare le quote.
Per aumentare il bagaglio di conoscenze e quindi la sicurezza di chi va in montagna, il GAdM in collaborazione con Marco Spazzini Guida di Montagna organizza una serie di incontri formativi e di uscite pratiche

Corso base topografia e orientamento 
Lezioni teoriche: martedì 2 marzo 2010
                          Martedì 9 marzo 2010
Uscita sul terreno: domenica 14 marzo 2010
Lezione teorica: martedì 13 aprile 2010
Uscita in montagna: domenica 18 aprile 2010

 

11 aprile 2010: Cortina – Ra Stua – Rif. Sennes

Fin dal 1990 il parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo comprende, oltre che alle celeberrime cime dolomitiche che fanno corona alla conca ampezzana, anche i più “nascosti” altopiani di Fosses e Sennes. 
Nel territorio protetto, oltre alle superbe cime dolomitiche e le caratteristiche pietraie di alta quota, sono compresi numerosi boschi di pino silvestre, larici, mugheti, praterie e pascoli. I boschi più spettacolari sono le monumentali peccete di Ra Stua e di Antruilles

Con mezzi propri / in pullman
Capi gita: Gianni Fracasso, Dario Foralosso
Difficoltà: E-EAI (escursione in ambiente innevato)
Comitiva unica
Dislivello massimo: m 650 ca.
Note: si raccomanda l’uso delle racchette (ciaspole) in caso di neve

 

25 aprile 2010 – Biciclettata di primavera: da Crespi d’Adda a Garlate

Abbandonati per una volta scarponi, zaini e progetti alpinistici ci dedicheremo per l’occasione all’attività cicloturistica, alla scoperta dei tranquilli, vezzosi, percorsi lungo la ciclabile dell’Adda, che da Crespi d’Adda porta verso la regione dei grandi laghi subalpini.
Il percorso si snoda in un ambiente paesaggistico incantevole e vario, arricchito qua e là da frequenti memorie storiche: antichi opifici, centrali elettriche, chiese, abbazie e monasteri, tra scenari leonardeschi e manzoniani.

In Pullman / Previsto l’impiego di veicoli per trasporto biciclette.
Capi gita: Ivo Callegari, Dino Cavinato, Gilberto Turetta, Armando Lucietto
Difficoltà: Cicloturistiche
Dislivello: pianeggiante; lunghezza 65 Km ca fra andata e ritorno.
Note: E’ sufficiente una normale bicicletta da cicloturismo, meglio se leggera con rapporti. Un piccolo zainetto potrà contenere i ricambi per la bicicletta (in caso di rotture), generi di conforto e i pochi effetti personali. Assolutamente sconsigliate perché inadatte: biciclette sportive e bicilette da turismo con battistrada stretti

 

1° maggio 2010: In crociera fluviale da Padova a Venezia

Nei tempi antichi, Padova e Venezia erano collegate da tipiche imbarcazioni fluviali chiamate burchielli. Erano battelli in legno per trasporto passeggeri, con una elegante cabina a tre o quattro balconi, finemente lavorati, ornata con specchi, intagli preziosi e colori; spinto dalla forza del vento o dai remi, nel tragitto lagunare, e trainato da cavalli nel percorso da Fusina a Padova, lungo la Riviera del Brenta. A bordo dei burchielli si svolgeva la dolce vita veneziana: qui nobili e patrizi, avventurieri e canonici, dame e cicisbei, commedianti ed artisti creavano un singolare e pittoresco ambiente che animava e rendeva piacevole la strada del fiume ai viaggiatori locali e stranieri.
Un’escursione proposta per rivivere, sul filo tra memoria e storia, un rapporto forse unico fra la laguna, l’ambiente fluviale, la città e il territorio circostante.

Con mezzi propri / in pullman
Capi gita: Sonia Turetta, Alessandra Cazzaro, Gastone Cerato
Difficoltà: T (turistico enogastronomico)
Comitiva unica

 

8/9 maggio 2010: Corri per le rose

Organizzato dal club 2 ruote nella storia
Un incontro diverso, che il Club 2 ruote nella storia e il Gruppo Amici della Montagna – Piazzola sul Brenta, intendono segnalare ad amici e simpatizzanti: Le pedalate cicloturistiche organizzate e proposte seguiranno gli splendidi percorsi naturali, cicloturistici e pedonali, che si snodano per l’Alta Padovana e lungo le rive del Brenta. Un piacere fra scoperta, svago e divertimento, in un piacevole appuntamento che qualifica e valorizza lil nostro paese e sue risorse ambientali. Come al solito: “l’importante è esserci!”

 

16 maggio 2010: Parco delle cascate di Molina; Ponte di Veja

Il sentiero del ponte è un itinerario naturalistico di straordinaria suggestione dove è possibile venire a contatto con le imponenti trasformazioni che il tempo ha apportato all’ambiente locale.
La spettacolare oasi naturalistica in cui sono racchiuse bellezze paesaggistiche di grande suggestione: cascate, cascatelle, laghetti e una vegetazione rigogliosa accompagnano il visitatore lungo tutto il percorso. Il sentiero scende verso il centro della gola, seguendo il percorso del torrente che scorre lento, formando piccoli laghetti. In alcuni tratti però il ruscello prende vigore e forma suggestive e scroscianti cascatelle

Con mezzi propri / in pullman
Capi gita: Amedeo Parolin, Renato Zilio
Difficoltà: E – T (escursionistico – turistico)
Comitiva unica
Dislivello massimo: m 100 (lievi saliscendi)

 

Mese di maggio: Corso base di escursionismo avanzato: introduzione alle ferrate

In collaborazione con Marco Spazzini Guida di Montagna
Per aumentare il bagaglio di conoscenze e quindi la sicurezza di chi va in montagna ed anche per agevolare chi avesse intenzione di avvicinarsi all’escursionismo avanzato per provare il brivido della parete e della verticalità assoluta, il GAdM in collaborazione con Marco Spazzini Guida di Montagna organizza un corso base di formazione.

Corso base di escursionismo avanzato: introduzione alle ferrate
Lezione teorica: martedì 23 maggio
Uscita in ferrata: domenica 13 giugno

 

2 giugno 2010: Biciclettata, Pontebba – Tarvisio – Laghi di Fusine

Da alcuni anni la vecchia ferrovia pontebbana a un solo binario da Gemona a Tarvisio è stata dismessa e sostituita con una moderna linea con una tracciato tutto nuovo e adeguato a inserirsi nella linea Venezia-Vienna.
Ed ecco il progetto di trasformare la vecchia linea in una ciclovia come già per la ferrovia delle Dolomiti e la ferrovia del Mincio che sono diventate sede di piste ciclabili. Per ora la ciclovia esiste solo nel tratto finale da Pontebba a Tarvisio e poi fino al confine di stato con l’Austria. Per chi avesse ancora voglia e animo di proseguire (e fisico), dai pressi del confine, una lieve digressione con un breve ma accentuato tratto di salita porta all’incomparabile scenario dei laghi di Fusione, una delle perle delle Alpi Giulie.

In Pullman / Previsto l’impiego di veicoli per trasporto biciclette.
Capi gita: Antonio Scapin, Gabriele Forin, Armando Lucietto, carlo Zulian
Difficoltà: Cicloturistiche
Dislivello: pianeggiante; lunghezza 60/80 Km ca fra andata e ritorno.
Note: E’ sufficiente una normale bicicletta da cicloturismo, meglio se leggera con rapporti. Un piccolo zainetto potrà contenere i ricambi per la bicicletta (in caso di rotture), generi di conforto e i pochi effetti personali. Assolutamente sconsigliate perché inadatte: biciclette sportive e bicilette da turismo con battistrada stretti

 

6 giugno 2010: 10^ marcia per l’Alta Padovana

MARCIA PER L’ALTA PADOVANA “VANTI E INDRIO PAR EL BRENTA DE PIAZZOLA”organizzata dal Gruppo Podistico Avis-Aido di Piazzola sul Brenta
Un appuntamento forse un po’ diverso, sicuramente speciale che il Gruppo Podistico Avis-Aido e il Gruppo Amici della Montagna di Piazzola sul Brenta intendono offrire ad amici e simpatizzanti: una marcia attraverso gli splendidi percorsi naturali che si snodano lungo le rive del Brenta. Per qualcuno sarà il piacere della scoperta, per altri una “riscoperta”. Per altri ancora potrebbe essere un buon allenamento! Le motivazioni non mancano per chi vorrà cimentarsi in un piacevole appuntamento che ancora una volta evidenzia e valorizza le risorse ambientali del paese. E come al solito: l’importante è esserci!

 

20 giugno 2010: Andalo – Rif. Croz d’Alt.mo – Rif. Salvata – Molveno

Il torrente Massodi, conclude la sua breve corsa a Molveno ove si getta nelle acque dell’omonimo lago. La sua forza impetuosa, un tempo dava energia alle ruote di innumerevoli opifici che nel tratto a ridosso del paese affollavano le rive del torrente. Ora, a ricordare l’attività di un tempo è rimasto quasi esclusivamente il toponimo di Val delle Seghe che rappresenta uno degli accessi più diretti e frequentati alla catena centrale del Gruppo, in grado di offrire al visitatore uno dei paesaggi più belli e mozzafiato verso le più ardite guglie del Brenta.

In pullman
Capi gita: Gianni Fracasso, Sergio Virtute
Difficoltà: E
Comitiva A – dislivello m 1000 ca
Comitiva B – dislivello m  800 ca

 

Venerdì 25 giugno 2010: Incontro con l’autore: Antonella Fornari

La scrittrice ed alpinista Antonella Fornari è nata a Curtatone (MN) e vive a San Vito di Cadore. Per lunghi anni esercitato la professione di biologo dedicandosi nel tempo libero alla sua più grande passione: la Montagna, diventando alpinista di buon livello con un nutrito curriculum di “vie classiche” sulle “sue” Dolomiti.
L’amore per la verticalità e le pareti non le hanno fatto perdere l’interesse per lo studio dell’ambiente in cui vive. Tutti i suoi libri sono in bilico fra Storia e Montagna.
Unendo al rigore dello storico nella ricostruzione di vite ed eventi al grande amore e alla grande passione per la montagna

 

4 luglio 2010: Landro – Rif. Locatelli – Lago di Antorno

Landro era un minuscolo villaggio che offriva ospitalità ai viandanti che un tempo percorrevano la disagevole strada di Alemagna; poi venne la Grande Guerra e il piccolo borgo fu distrutto, polverizzato, spazzato via dalla furia bellica. Non fu più ricostruito. Eppure ebbe un certo rilievo nei racconti dei turisti che nell’ottocento salivano alla scoperta delle “mitiche” guglie dolomitiche. Per chi proveniva da nord, infatti, proprio in corrispondenza del villaggio si apriva la prima vera sorprendente finestra dolomitica: lo sbocco sospeso della Valle della Rienza, verso est, rivelava (e rivela) di colpo le Tre Cime di Lavaredo. E gli strapiombanti appicchi settentrionali lasciavano intravvedere la presenza di un mondo fantastico tutto da scoprire.

In pullman
Capi gita: Paolo Casonato, Ivo Guerriero
Comitiva A – dislivello m 1.300 ca.
Difficoltà: EE
Comitiva B – dislivello m 999.
Difficoltà E

 

11 luglio 2010: Dolomiti di Brenta

Il gruppo del Brenta costituisce la scogliera corallina più occidentale delle Dolomiti, la “spina” che lungo la frattura delle Valli Giudicarie separa il mondo del colore dell’Enrosadira dalla più massiccia tonalità grigia del granito. La catena principale si snoda in senso longitudinale e si presente incavata da una serie impressionante di intagli vallivi che racchiudono piccoli accumuli glaciali (vedrette) che si alternano a creste, picchi, campanili e cime che spesso si avvicinano e superano i 3000 metri di altezza e offrono all’alpinista e all’escursionista infinite possibilità.
La comitiva A percorrerà il sentiero attrezzato Benini: un percorso di rango che nulla ha da invidiare ad altri più famosi e celebrati sentieri.
In pullman
Capi gita: Gastone Cerato, Dario Foralosso
Comitiva A – dislivello: m 400 ca in salita; m.1.200 ca in discesa
Difficoltà: EEA
Note: obbligatori imbrago, casco e set omologato da ferrata.
Comitiva B – dislivello m. 900 ca in discesa
Difficoltà: E

 

17/18 luglio 2010: Valle Aurina, Casare – Rif Tridentina

La valle Aurina, rappresenta la valle più settentrionale dell’intero territorio nazionale. E’ una tipica valle glaciale plasmata successivamente dal torrente Aurino. Ordinata, ben tenuta e coltivata nei fondovalle immersi fra estese abetaie, in alto il verdeggiare dei pascoli fa da cornice alle estese catene montuose che racchiudono altre una cinquantina di ghiacciai di piccole e medie dimensioni ma anche oltre 80 cime che superano agevolmente i 3000 metri di altezza.
L’escursione proposta ci condurrà sulla cima della Vetta d’Italia senza particolari difficoltà, un punto panoramico ove lo sguardo a 360° gradi, su tutti i monti del Tirolo.

In Pullman
Capi gita: Renato Zanini, Renato Zilio
Comitiva unica
Difficoltà: E
Dislivello: m 1400 ca (nei due giorni 850 + 550)

 

1 agosto 2010: Misurina – Cristallino di Misurina

Posti selvaggi, poco o per niente frequentati, nelle Dolomiti ne esistono ancora, perfino nelle zone conosciute o arcinote tra Cortina e le Dolomiti di Sesto. Un esempio è il massiccio del Cristallo, il cui fianco nord fa da sfondo al Lago di Landro, uno sfondo da cartolina mille volte ammirato, dipinto e fotografato: a destra la Cima di Mezzo, al centro il Monte Cristallo (3221 m.) con il Piz Popena, a sinistra una cresta dalle cime singolari. Il punto più alto di queste è il Cristallino di Misurina, una cima affatto presa di mira dalle masse. Chi però ama camminare in solitudine o lontano dai sentieri affollati, troverà qui il percorso adatto!

In Pullman
Capi gita: Renato Zilio, Lorenza Ragazzo
Comitiva A – dislivello m 1.100 ca.
Difficoltà: EEA
Comitiva B – dislivello m 750 ca.
Difficoltà E

 

22 agosto 2010: Solda – Rif. Serristori

La Val Venosta attraversa con tutta la sua lunghezza la parte occidentale della provincia di Bolzano. Innumerevoli sono le valli laterali che si affacciano; una di queste, forse la più caratteristica, è la Valle di Solda. 
E’ abitata da una sola località, il paese di Solda, appunto, oggi una nota come stazione turistica invernale ed estiva, posizionata ai piedi del gruppo montuoso Ortler – Cevedale a cui dà accesso attraverso una fitta rete di sentieri e collegamenti funiviari.
Il senso di solitudine e di isolamento hanno ispirato il celebre alpinista Reinhold Messner che qui ha voluto erigervi una sede del “Messner Mountain Museum”: Alla fine del mondo.

In Pullman
Capi gita: Giada Lorin, Ivo Guerriero
Comitiva A – dislivello m 1000 ca
Difficoltà: EE
Comitiva A – dislivello m 800 ca
Difficoltà: E

 

5 settembre 2010: Val di Fassa – Piz Boe

L’imponente massiccio del Sella è sormontato da una elegante piramide naturale: il Piz Boè (3152 m) che nonostante l’altezza e l’aspetto repulsivo delle sottostanti bastionate è una cima  raggiungibile abbastanza facilmente, anche escludendo i mezzi artificiali che agevolano (e accorciano e sviliscono) notevolmente le fatiche della salita. 
Da questa cima il panorama è esteso e spazia sulle più note cime dolomitiche; tuttavia per quanto vicine o lontane esse siano, il posto d’onore spetta sempre alla vicina ospite regale: la Marmolada.

In Pullman
Capi gita: Nilo Tessari, Lorenza ragazzo
Comitiva A – dislivello m 1100 ca
Difficoltà: EE
Comitiva B – dislivello m 850 ca
Difficoltà: E

 

12 settembre 2010: Una domenica al mare

Montagna, montagna e sempre montagna, è questa la passione intensa e profonda che anima il Gruppo Amici della Montagna di Piazzola sul Brenta, ma talvolta qualche battuta e talaltra anche con una punta di serietà, ci viene rivolta una richiesta: e perché una domenica non andare al mare?
Pronti e accontentati. Con questa escursione andremo alla scoperta di un ambiente naturale unico ma completamente diverso a quello a cui siamo abituati. Piatto, fluido e salato!

In pullman / con mezzi propri
Capi gita: Chiara Bergamin, Giada Lorin, Sonia Gasparin
Comitiva unica
Difficoltà: acquatiche)
Dislivello: m 0

 

19 settembre 2010: Giro del Nuvolau

Il Passo di Giau, o più comunemente Passo Giau, con i suoi 2236 metri è un valico che mette in comunicazione la Conca Ampezzana (Valle del Boite) con la Val Fiorentina e quindi con l’agordino. La bellezza di questo passo consiste nell’essere circondata da cime dolomitiche in un armonico equilibrio estetico che danno al visitatore la gradevole sensazione di trovarsi in un ambiente come sospeso tra terra e cielo.
E così alle vicine cime, (non eccessivamente alte) quali la Gusela del Nuvolau, il Cernera, i Lastoi di Formin e la Croda da lago, fanno da contrappunto e da sostegno alcuni “colossi” dolomitici che qui offrono il loro aspetto migliore: Tofane, Cristallo, Sorapiss, Marmolada…
In pullman
Capi gita: Anna Dalla Baratta, Renato Zanini
Comitiva A – dislivello: m 600 ca
Difficoltà: EEA
Note: obbligatori imbrago, casco e set omologato da ferrata.
Comitiva B – dislivello m. 500 ca
Difficoltà: E

 

2/3 ottobre 2010: Appennino Tosco-Emiliano: dalla Bargetana alla Pradarena

L’Appennino Tosco-Emiliano ed in particolare il breve tratto Reggiano riveste una grande importanza ambientale, escursionistica e alpinistica. Privo di strade di penetrazione e ricco di laghi e circhi di origine glaciale, costituisce un’area di altissimo interesse naturalistico e ambientale e rientra completamente nel Parco Nazionale di nuova costituzione dell’Appennino Tosco Emiliano.
l’escursione si snoda tra boschi e praterie al cospetto dell’imponente mole del Monte Cusna che con i suoi 2120 metri di altezza costituisce la seconda vetta dell’Appennino Settentrionale.

In Pullman
Capi gita: Nida Giorgini, Rosaria Piovesan
Comitiva unica – dislivello: m. 400 ca
Difficoltà: E
Note: itinerario piuttosto lungo con svariati saliscendi, che richiede resistenza fisica e un minimo di allenamento

 

17 ottobre 2010: Festa in malga

E’ il tradizionale appuntamento di fine attività, negli ambienti di vecchie malghe ora riadattate all’accoglienza. E’ tempo di primi bilanci a conclusione di una lunga stagione in movimento. Quale occasione migliore per restare ancora una volta con gli amici? 
Ancora una volta assieme, però senza grossi impegni o fatiche per la salita, o preoccupazioni di sorta per la sicurezza, o per il tempo che tiene o non tiene! Assieme e solo per un lungo momento conviviale. Alla maniera alpina, naturalmente!

Con mezzi propri
Comitiva conviviale
Difficoltà: gastronomica
Capigita: Il Consiglio Direttivo

 

24 ottobre 2010: Tedon – Malga Caldenave

Il Gruppo dei Lagorai è una vasta catena montuosa che si estende, da nord a sud, dalle Valli di Fassa-Fiemme alla Val Sugana e, da ovest ad est, dalle Valli di Cembra-Mocheni alla Val di Primiero-S.Martino di Castrozza. Si tratta di una catena costituita per lo più da porfidi e graniti, le cui cime più elevate non raggiungono i 3000 metri (m. 2847 Cima d’Asta), ma si collocano mediamente intorno ai 2300/2400 metri.  L’escursione proposta ci condurrà nella parte centrale del Gruppo, dominata dalle Cime di Rava, in Val Campelle e, di qui, nelle suggestive valli adiacenti: l’Alpe di Conseria – con l’incantevole Lago di Nassere, la Val d’Inferno, caratterizzata dagli stupendi laghetti glaciali e la Val Caldenave, una delle più suggestive dell’intero gruppo.

Con mezzi propri
Capi gita: Giada Lorin, Lorenza Ragazzo, Chiara Bergamin
Comitiva unica – dislivello: m 800 ca
Difficoltà: E

 

14 novembre 2010: 2^ marcia della salute

organizzata dal Gruppo Podistico Avis-Aido di Piazzola sul Brenta
Ancora un appuntamento forse un po’ diverso e speciale che il Gruppo Podistico Avis-Aido e il Gruppo Amici della Montagna di Piazzola sul Brenta intendono offrire ad amici e simpatizzanti: una marcia attraverso gli splendidi percorsi naturali in quella splendida località che è il Tavello lungo le rive del Brenta in località Vaccarino. 
Che si tratti delle scoperta, o un ritorno, o un buon allenamento, ancora una volta le motivazioni non mancano per essere presenti ad un piacevole appuntamento che evidenzia e valorizza le risorse ambientali del paese. E come al solito l’importante è esserci!

 

21 novembre 2010: Escursione fra monti, valli e boschi

Chi va a spasso si sposta nello spazio a proprio piacere. Ma anche spostarsi nel tempo è un piacere raffinato, se poi ci si sposta in un ambienti “naturali” quali sono quelli offerti da boschi, colline o montagne, dove lo spazio e il tempo si dividono e si incontrano a seconda degli stati d’animo; dove sia possibile spostarsi senza mete e senza programmi; soli o in compagnia degli amici, questo, allora, è un gran modo di spassarsela!

Capi gita: Consiglio Direttivo
Difficoltà: E
Dislivello: m 600 ca
Comitiva unica
Con mezzi propri

 

18 dicembre 2010: Salita notturna al Monte Summano

Il profilo simmetrico del Monte Sommano si eleva isolato dalla pianura vicentina per oltre mille metri. Visto da Thiene ed oltre, i suoi pendii si mostrano molli e regolari e la cuspide biforcuta poi richiama analogie con i più celebri vulcani dei libri di testo scolastici; Ma le analogie sono solo apparenti e si fermano alle forme.
Alcuni storici sentieri sono percorsi fin dal medioevo dai pellegrini per salire al celebre santuario dedicato alla Vergine nei pressi della vetta. 
Nel risalirvi ancora una volta, rivivremo nella magia della notte rischiarata dalle nostre fiaccole, emozioni e sentimenti che ci faranno chiudere in bellezza l’anno di attività!

Capi gita: Nilo Tessari
Difficoltà: E
Comitiva unica
Dislivello: m 950
Con mezzi propri

 

17/18 gennaio 2011: PRANZO / CENA SOCIALE

Una sosta generosa fra un anno e l’altro, fra un periodo di attività e un altro. E’ il momento delle conclusioni e dei bilanci; è l’occasione per rivivere ancora una volta la stagione appena conclusa e di consegnarla alla storia. Definitivamente!
Ma è anche il momento per la presentazione dell’attività del nuovo anno: nuove escursioni, nuove salite e nuove imprese che ci aspettano. E’ il momento per rinsaldare vecchie amicizie e di stringerne di nuove, pronti a partire verso la montagna.
Essendo ben consapevoli che …

Se il 2009 è stato un anno stupendo ed eccezionale,
il 2010 lo sarà ancora di più!