Programma 2011

10 gennaio – Valle San Liberale – Malga Vedetta d’Archeson

Il tradizionale appuntamento di avvio attività! L’inizio ideale, partendo dal piano per arrivare alla montagna: una prima uscita alle porte di case, sul Monte Grappa. 
Dalla Valle di S. Liberale, la più alpina delle valli del massiccio, prendendo il sentiero più agevole per arrivare alla Malga Vedetta d’Archeson. Un primo incontro di festa con la montagna e alcuni suoi amici da uno straordinario balcone naturale con la vista che spazia dall’Adriatico, alla laguna di Venezia e alla pianura padano-veneta.

Capi gita: il Consiglio Direttivo
Comitiva: unica
Difficoltà: E
Dislivello: m 750 ca
Trasporto: con mezzi propri 
Note: si raccomanda l’uso delle racchette (ciaspole) in caso di neve

 

15 gennaio – Cena sociale

Ancora un istante di sosta per iniziare il nuovo anno. E’ il momento dei bilanci sulle attività passate, ma è già ora dei programmi che verrano: nuove escursioni, nuove salite, nuove imprese. 
E’ il momento per rinsaldare vecchie amicizie e di stringerne di nuove, pronti a salire verso la montagna che ci aspetta. Intanto, seduti attorno ad un tavolo …

Capi gita: il Consiglio Direttivo
Comitiva: unica
Difficoltà: Enogastronomiche

 

23 gennaio – Ciaspolata a Bellamonte in collaborazione con il gruppo adm di cittadella

Bellamonte, località ideale per vacanze estive ed invernali all’insegna della tranquillità, in un un ambiente incontaminato, un parco naturale dominato dalle imponenti crode dolomitiche delle Pale di San Martino e dalle cime selvagge della Catena del Lagorai .

Capi gita: Chiara Bergamin, Ivo Guerriero
Comitiva: unica
Difficoltà: E
Trasporto: In pullman
Note: si raccomanda l’uso delle racchette (ciaspole) in caso di neve

 

6 febbraio – Lavarone – Bertoldi – Monte Cimone

Un itinerario che si snoda fra alcune delle più caratteristiche borgate di Lavarone e per facili sentieri tra le smeraldine abetaie dell’altopiano fino alla sommità del monte Cimone, panoramica elevazione con splendida vista su questo ramo di acrocoro e su gran parte della Valsugana.

Capi gita: Gianni Fracasso, Giorgio Facco
Comitiva: unica
Difficoltà: E
Dislivello: m 400 ca
Trasporto: con mezzi propri
Note: si raccomanda l’uso delle racchette (ciaspole) in caso di neve

 

19 febbraio – Escursione notturna: P.sso Vezzena – Cima Vezzena

La zona del Passo Vezzena è un’amena radura ove pare che i confini fra cielo e terra si incontrino e si frammischino in una eterea dimensione che talvolta dà la sensazione al viandante o all’escursionista di passeggiare sospeso fra terra e aria. Queste sensazioni tuttavia si interrompono bruscamente sulla cima Vezzena (o Pizzo di Levico) che precipita per oltre 1700 metri sulla sottostante Valsugana ed assumere una più imponente sensazione di dominio sul vuoto sottostante e sugli ampi paesaggi che si schiudono tutto intorno.

Capi gita: Giorgio Tognon, Nicoletta Paccagnella
Comitiva: unica
Difficoltà: E
Dislivello: m 500 ca.
Trasporto: con mezzi propri 
Note: si raccomanda l’uso delle racchette (ciaspole) in caso di neve.
Trattandosi di escursione in notturna si raccomanda l’uso di adeguata attrezzatura; obbligatoria lampada portatile.

 

6 marzo – Pale di San Martino: S. Martino di castrozza – Laghetti del Colbricon

Dalla favolosa conca di San Martino di Castrozza, questa escursione ci condurrà in alto, a quelle due perle che sono i laghetti del Colbricon; residui dell’epoca glaciale, incastonati in due conche naturali di bellezza cristallina, sovrastate dall’incombente Cimon della Pala, che da questo versante sempre più appare come il “Cervino delle Dolomiti”.

Capi gita: Chiara Bergamin, Paolo Cavinato
Comitiva: unica
Difficoltà: E
Dislivello: m 750 ca
Trasporto: con mezzi propri / in pullman
Note: si raccomanda l’uso delle racchette (ciaspole) in caso di neve

 

19/20 marzo    Gruppo del Pasubio: escursione notturna al Rifugio Lancia

Il rifugio Vincenzo Lancia è situato al limite dell’ Alpe Pozze, ai piedi del Col Santo, nel cuore del grande massiccio del Pasubio. Rappresenta una meta ideale e un punto di appoggio per gli appassionati che vi salgono in ogni stagione per godere di una bellezza naturale varia ed interessante, tra la quale, tuttavia, non è difficile scorgere come l’attività umana via abbia lasciato tracce profonde e significative, ove alle stagioni della vita si sono succedute epoche di guerra e odio.

Capi gita: Zanini Renato, Gastone Cerato
Comitiva: unica
Difficoltà: E
Dislivello: m 850 ca.
Trasporto: con mezzi propri 
Note: si raccomanda l’uso delle racchette (ciaspole) in caso di neve
Trattandosi di escursione in notturna si raccomanda inoltre l’uso di adeguata attrezzatura; obbligatoria lampada portatile.

 

3 aprile – Boscochiesanuova: Altopiano dei Lessini – Rifugio Podesteria

I Lessini sono un ampio altopiano che si sviluppa tra la valle dell’Adige e la pianura veronese e vicentina, alla quota di 1000 – 1700 metri s.l.m. che costituiscono un ambiente particolarmente interessante dal punto di vista antropologico-storico, culturale, ambientale e paesaggistico. Il terreno, un antico fondale marino di sabbie stratificate, e ricco di fossili, si presenta ora formato da verdi ondulazioni, spesso interrotte da fenomeni di erosione, doline, grotte, archi di roccia ma soprattutto dalle caratteristiche coronelle (formazioni rocciose circolari a strati, emergenti dai prati).

Capi gita: Renato Zilio, Giorgio Tognon
Comitiva: unica
Difficoltà: E
Dislivello: m 600 ca
Trasporto: con mezzi propri / In pullman
Note: n.d.r.

 

17 aprile – Biciclettata: Cavallino – P.ta Sabbioni-Laguna di Venezia Nord

La lunga e sabbiosa costa adriatica tra il lido di Jesolo ed il litorale del Cavallino, lontana dalle spiagge, in un periodo ove l’imponente massa di bagnanti è solo un ricordo, percorsa in bicicletta riserva singolari scorci e ambienti naturali. Se poi ci si spinge verso i siti lagunari interni, la situazione cambia ancora, radicalmente, sorprendendo per l’assoluta unicità dell’ambiente: tra lembi di terra sospesi sulla laguna, tra acqua e cielo; dove protagonista assoluta è la luce con i suoi lunghi riflessi spinti su indecifrabili distese d’acqua. Regno indiscusso degli uccelli e del vento

Capi gita: Dino Cavinato, Gilberto Turetta, Carlo Zulian, Gabriele Forin, Ivo Callegari
Comitiva: unica
Difficoltà: ciclutoristiche
Dislivello: pianeggiante
Trasporto: In pullman (è previsto un apposito mezzo per il trasporto delle biciclette)
Note: E’ sufficiente una normale bicicletta da cicloturismo, meglio se con rapporti. Consigliata la mountainbike. Decisamente non adatta la bici da corsa o eccessivamente sportiva da strada. Un piccolo zainetto potrà contenere i generi di conforto, gli effetti personali, nonchè ricambi per la bicicletta (obbligatoria almeno una camerdaria, meglio se due).
Vivamente consigliato il Casco.

 

Mese di aprile: CORSO BASE DI TOPOGRAFIA E ORIENTAMENTO

La difficoltà principale del muoversi in montagna, soprattutto con la neve o all’interno di un bosco, sta nel fatto che il paesaggio e con esso i riferimenti sul terreno cambiano e spariscono rapidamente. Allora se ci si vuole spostare a piacimento sapendo sempre dove ci si trova o dove si ha intenzione di andare, diventa necessario utilizzare al meglio la cartina, strumento indispensabile per ogni escursionista, grazie alla quale è possibile muoversi in sicurezza su terreni sconosciuti. Complemento obbligatorio alla cartina è la bussola, utile per trarsi d’impaccio in situazioni dubbie sia per stabilire la propria posizione con un rilevamento incrociato, che per tracciare una rotta o un percorso. Utilissimo nell’orientamento è anche l’altimetro, necessario per rilevare le quote.
Per aumentare il bagaglio di conoscenze e quindi la sicurezza di chi va in montagna, il GAdM in collaborazione con Marco Spazzini Guida di Montagnaorganizza una serie di incontri formativi e di uscite pratiche

Corso base topografia e orientamento 
Lezioni teoriche: venerdì 1 aprile 2011
                          Martedì 5 aprile 2011
Uscita sul terreno: domenica 10 aprile 2011

Lezione teorica: mercoledì 11 maggio 2011
Uscita in montagna: domenica 15 maggio 2011

 

1 maggio – In giro per la Laguna di Marano

La Laguna di Marano racchiusa tra l’ultima punta litoranea di Lignano e la Laguna di Grado, è un’area di straordinaria bellezza naturalistica e di grande valore paesaggistico. Protetta dal mare aperto da una serie di isole e isolette, è caratterizzata da una insolita vegetazione palustre e dalla singolarità di quegli insediamenti, un tempo stabili, di pescatori costituiti dai tipici “casoni”, costruzioni di canne e legno.

Capi gita: Sonia Turetta, Alessandra Cazzaro
Comitiva: unica
Difficoltà: culturali
Dislivello: nn
Trasporto: in pullman / motobarca
Note: n.d.r.

 

7/8 maggio 2011 – Corri per le roseorganizzato dal club 2 ruote nella storia

Un incontro diverso, che il Club 2 ruote nella storia e il Gruppo Amici della Montagna – Piazzola sul Brenta, intendono segnalare ad amici e simpatizzanti: Le pedalate cicloturistiche organizzate e proposte seguiranno gli splendidi percorsi naturali, cicloturistici e pedonali, che si snodano per l’Alta Padovana e lungo le rive del Brenta. Un piacere fra scoperta, svago e divertimento, in un piacevole appuntamento che qualifica e valorizza lil nostro paese e sue risorse ambientali. Come al solito: “l’importante è esserci!”

 

8 maggio – Val di Non: Parco Fluviale Novella-Castel Thun

Il parco fluviale Novella si snoda tra le forre del torrente Novella nei comuni di Cloz, Romallo e Dambel, attraverso un percorso guidato lungo ben 3,5 km, attrezzato con passerelle e adatto a chi vuole passeggiare nel bosco, scoprire canyon nascosti e allo stesso tempo conoscere la storia geologica del territorio. Alla portata di tutti.
Castel Thun fu costruito nella metà del XIII sec. e fu la sede della potente famiglia dei Thun, che nelle valli di Non e di Sole possedeva altre prestigiose residenze. Il castello è situato in cima ad una collina a 609 m. vicino al paese di Vigo di Ton in bellissima posizione panoramica. Esempio tra i più interessanti di architettura castellana trentina.

Capi gita: Renato Zilio, Carmen Gasparini, Amedeo Parolin
Comitiva: unica
Difficoltà: E / T
Dislivello: irrilevante
Trasporto: In pullman
Note: escursione adatta alle famiglie

 

22 maggio – Alpi Sarentine: al Corno di Renon

Poste appena fuori la città di Bolzano e seppur l’altitudine media delle Alpi Sarentine non superi di molto i duemila metri, la loro posizione alquanto isolata ne fa delle loro cime, circondate da morbidi pendii erbosi, altrettanti belvedere con viste mozzafiato sulle vicine cime dolomitiche e sull’intero arco alpino dell’Alto Adige. Il punto di osservazione più famoso per il panorama offerto, è sicuramente il Corno del Renon, meta dell’escursione.

Capi gita: Ivo Guerriero, Sonia Gasparini
Comitiva: unica
Difficoltà: E
Dislivello: m 550 ca
Trasporto: con mezzi propri / In pullman
Note: n.d.r.

 

Mesi di maggio – giugno: CORSO BASE DI escursionismo avanzato
Introduzione alle ferrate i n collaborazione con Marco Spazzini Guida di Montagna

Per aumentare il bagaglio di conoscenze e quindi l’abilità di chi va in montagna ed anche per agevolare chi avesse intenzione di avvicinarsi all’escursionismo avanzato per provare il brivido della parete, affrontando magari facili ferrate o percorsi attrezzati in sicurezza, il GAdM in collaborazione con Marco Spazzini Guida di Montagna organizza un corso base di formazione.

Corso base di escursionismo avanzato: introduzione alle ferrate
Lezione teorica: martedì 24 maggio 2011
Lezioni pratiche (uscita in ferrata): domenica 29 maggio 2011
                                                       domenica 5 giugno 2011

 

2 giugno – Biciclettata: lungo la pista ciclabile della Val Seriana da Alzano Lombardo a Ponte Nossa e a Clusone

La Val seriana è la valle del fiume Serio, in provincia di Bergamo, nelle Alpi Orobie, uno dei principali affluenti dell’Adda.  La pista ciclabile riallaccia la rete dei percorsi storici troncata dalla viabilità attuale, risalendo il fiume lungo gli opposti versanti per arrivare sino a due tra le più caratteristiche località: Ponte Nossa e Clusone.

Capi gita: Dino Cavinato, Gilberto Turetta, Carlo Zulian, Ivo Callegari
Comitiva: unica
Difficoltà: cicloturistiche 
Distanza: Km 25 ca fino a Ponte Nossa; Km 30 ca fino a Clusone
Dislivello: m 150 ca fino a Ponte Nossa; m 350 ca fino a Clusone
Trasporto: In pullman (è previsto un apposito mezzo per il trasporto delle biciclette)
Note: E’ sufficiente una normale bicicletta da cicloturismo, meglio se con rapporti. Consigliata la mountainbike. Decisamente non adatta la bici da corsa o la bici eccessivamente sportiva da strada. Un piccolo zainetto potrà contenere i generi di conforto, gli effetti personali, nonchè ricambi per la bicicletta (obbligatoria almeno una camerdaria, meglio se due).
Vivamente consigliato il Casco.

 

19 giugno – S.Fosca di Cadore: Toffol – F.lla Giau – F.lla Ambrizzola

La minuscola Val Fiorentina sorprende il visitatore da ogni parte egli vi si appressi, i piccoli villaggi di un tempo, ora cresciuti a dismisura per effetto del turismo di massa si adagiano nell’ampia, soleggiata, radura di fondovalle, circondati da fitti boschi di conifere ai quali fanno corona una chiostra di montagne di tutto rispetto: dalla solenne e solitaria maestosità del Pelmo, all’ardito Civetta che qui offre la visione della grandiosità dei suoi strapiombanti appicchi. La Marmolada con il suo ghiacciaio perenne e, verso settentrione, il selvaggio anfiteatro del misconosciuto gruppo del Cernera

Trasporto: in pullman
Capi gita: Luigi Zonta, Paolo Doff Sott, Gentilin Tommy
Comitiva: unica
Difficoltà: E
Dislivello: m 800 ca.
Note: n.d.r.

 

Venerdì 24 giugno – Serata Montagna: Incontro con l’Autore in Villa Contarini: marco albino ferrari

Marco Albino Ferrari, è nato a Milano nel 1965, è giornalista e scrittore. Ha fondato la rivista meridiani Montagne, di cui è direttore, e scrive su diverse testate italiane e straniere. Ha pubblicato numerosi libri di raffinata scrittura su argomenti di montagna, tra cui Freney 1961 (Vivalda 1996), Il vuoto alle spalle (1999), La storia di Ettore Castiglioni. Alpinista, scrittore, partigiano (2008), di cui aveva in precedenza curato Il giorno delle Mésules. I diari di un alpinista antifascista  (1993). Ha inoltre pubblicato Storie di montagna (2000), Terraferma (2002), La sposa dell’aria. 1893. Un’odissea alpina (2010)

 

Mesi di giugno – luglio:CORSO DI ESCURSIONISMO DIFFICILE
(prime basi di alpinismo)

E’ un corso rivolto a tutti coloro che vogliono acquisire capacità ed esperienza su terreni escursionistici difficili, rocciosi, innevati o ghiacciati. Verranno impartire nozioni su nodi e manovre di corda per affrontare terreni fino al I/II grado (vie normali), l’uso dei ramponi su terreno innevato o ghiacciato (esclusa la progressione in ghiacciaio)

Corso di escursionismo difficile:
Lezione teorica: martedì 21 giugno 2011
Lezioni pratiche (uscite in montagna): domenica 26 giugno 2011
                                                            domenica 10 luglio 2011

 

3 luglio – Pale di S.Martino: S. Martino di castrozza – Rif. Al Velo della Madonna – Ferrata del Velo

Guglie aguzze, spigoli affilati come coltelli, superbe cattedrali di pietra, torri altissime le cui cime si perdono nel cielo: ecco le pale di San Martino, maestose ed eleganti montagne di corallo; che con la loro sfacciata bellezza dominano la sottostante conca del Primiero mollemente adagiata lungo il tortuoso corso del torrente Cismon. Un’escursione tra leggenda e storia per giungere ad un belvedere unico nel suo genere.

Trasporto: in pullman
Capi gita: Ivo Guerriero, Gastone Cerato, Chiara Bergamin

Comitiva:A
Difficoltà: E
Dislivello: m 900 ca.
Note: n.d.r.

Comitiva: B
Difficoltà: EEA
Dislivello: m 1.100 ca.
Note: obbligatori imbrago, casco e set omologato da ferrata

 

17 luglio – Gruppo del Catinaccio: Rif. Gardeccia – Rif. Antermoia

Il Gruppo del Catinaccio è un massiccio dolomitico che, anche se distante una ventina di chilometri, domina l’orizzonte orientale della città di Bolzano, che per questo motivo ben può fregiarsi del titolo di “porta delle Dolomiti”. Caratteristica del massiccio è la colorazione rosata che assume al tramonto, fenomeno visivo chiamato enrosadira, che molti miti e leggende ha alimentato in passato.

Trasporto: in pullman
Capi gita: Nilo Tessari, Gianni Fracasso, Sergio Virtute

Comitiva:A
Difficoltà: E
Dislivello: m 700 ca.
Note: escursione non difficile, ne impegnativa che tuttavia richiede un minimo di resistenza.

Comitiva: B
Difficoltà: E
Dislivello: m 800 ca.
Note: escursione non difficile, ne impegnativa, tuttavia piuttosto lunga, che richiede un minimo di allenamento e resistenza.

 

24 luglio – P.so Falzarego: Ferrata Col dei Bos – Galleria del Lagazuoi

Il gruppo del Lagazuoi e Fanes è un massiccio montuoso facente parte del più grande e spettacoloso Gruppo delle Tofane, all’interno delle Dolomiti Ampezzane. La presenza dei mezzi di comunicazione, strade e impianti di risalita, ne fanno una meta ambita dai turisti che possono facilmente raggiungere un belvedere senza eccessive fatiche. Tuttavia, appena fuori dai percorsi turistici il luogo riserva posti e bellezze naturalistiche ancora incontaminati poco o per nulla frequentati.

Capi gita: Paolo Cavinato, Gastone Cerato, Tarcisio Santinello

Comitiva: A
Difficoltà: E
Dislivello: m 650 ca
Note: obbligatori casco e lampada tascabile, meglio se di tipo frontale lungo la discesa della galleria. (casco e lampada portatile possono essere affittati nei pressi della stazione d’arrivo della funivia)

Comitiva: B
Difficoltà: EEA
Dislivello: m 800 ca
Note: obbligatori imbrago, casco e set omologato da ferrata
Trasporto: in pullman

 

20/21 agosto – Adamello-Presanella: dalla val di genova al passo del tonale per il Sentiero dei Fiori (via attrezzata)

La Val di Genova è una valle alpina laterale della Val Rendena. Situata nel settore occidentale del Parco Adamello-Brenta, con il suo profondo solco vallivo a modellameno glaciale percorso dal sarca di Genova, definisce e separa i due sottogruppi cristallini della Presanella e dell’Adamello. Ampiamente coperta di foreste nel fondovalle, la vegetazione dirada man mano che si sale in quota ove l’ambiente arriva ad assumere caratteri subglaciali o glaciali.

Trasporto: in pullman
Capi gita: Il Consiglio Direttivo

Comitiva: A
Difficoltà: E (vedi note)
Dislivello: m. 800 ca il primo giorno; m. 600 ca il secondo giorno
Note: obbligatori i ramponi per il breve attraversamento del ghiacciaio del Presena. Sarà assicurata la presenza di una guida alpina.

Comitiva: B
Difficoltà: EEA
Dislivello: m. 800 ca il primo giorno; m. 800 ca il secondo giorno
Note: obbligatori imbrago, casco e set omologato da ferrata

 

Mese di settembre – SARDEGNA: TREKKING “SELVAGGIO BLU”

Definito come il più impegnativo trekking in Italia, “selvaggio blu” è forse anche il più originale e attraente. Sospeso tra il più bel mare del Mediterraneo ed alte pareti rocciose, offre un insieme di paesaggi e situazioni introvabili in altri luoghi.

Trasporto: con mezzi propri
Capi gita: Franco Meneguzzo
Comitiva: unica
Difficoltà: EEA
Note: Traversata senza punti d’appoggio dove è necessaria la completa autonomia alimentare e idrica del gruppo. Qualche tratto di facile arrampicata e alcune discese in corda doppia. I dislivelli non sono eccessivi, ma l’asperità del terreno e le difficoltà d’orientamento fanno si che le tappe non siano mai brevi.
E’ previsto l’accompagnamento di guide locali.

 

4 settembre – M.te Civetta: F.lla Staulanza – Rif.Coldai – Rif. Tissi – alleghe

Alleghe non si accontenta di possedere uno dei laghi alpini più belli e fa bene! Allorchè lo sguardo dell’escursionista attento scorre dal basso verso l’alto, una delle più fantastiche architetture di roccia inventate dalla natura si rivela l’immensa muraglia occidentale del Civetta: la “parete delle pareti” degli alpinisti di tutto il mondo, ai piedi della quale si snoda l’escursione.

Capi gita: Renato Zanini, Marcello Volpato

Comitiva: A
Difficoltà: E
Dislivello: m 450 ca in salita; m 1.150 ca. in discesa (ev. prev. Impianti di discesa)

Comitiva: unica
Difficoltà: EE
Dislivello: m 600 ca in salita; m 1.400 ca. in discesa
Trasporto: In pullman
Note: Percorso piuttosto lungo che richiede un minimo di resistenza e allenamento

 

18 settembre – Giro della Croda da Lago

La lunga dorsale divisoria tra le valli Fiorentina e Boite è caratterizzata da grandi pendii boscosi e vasti altopiani prativi dai quali emergono caratteristiche crode e vertiginosi appicchi a formare piccoli e autonomi gruppi montuosi. Forse il più spettacolare fra questi è la Croda da Lago, la quale, posta com’è all’estremo lato meridionale della conca ampezzana ne rappresenta una sorta di naturale cornice; sfacciatamente bella nei suoi versanti occidentale e orientale, si presenta come una articolata muraglia ricca di punte e di torri che amano pavoneggiarsi nel sottostante grazioso lago di Federa.

Capi gita: Tarcisio Santinello
Comitiva: unica
Difficoltà: E
Dislivello: m 600 ca
Trasporto: in pullman
Note: n.d.r.

 

1/2 ottobre – Giro delle Cinque Terre

Nel settore nord-occidentale dell’Italia, in Liguria, si estende un tratto di costa alta e frastagliata, lungo una ventina di chilometri, costituito da scogliere ricche di grotte, di piccole spiagge appartate e di cinque villaggi sospesi tra il mare e le rocce: sono i centri delle “Cinque Terre”.
Qui la natura e gli antichi borghi convivono in un equilibrio che sembra fuori del tempo, fra terrazzamenti di muretti a secco su cui crescono le viti, e stradicciole che portano ovunque; in cui la civiltà motorizzata, per ora, viene prudentemente tenuta a bada.

Capi gita: Ivo Callegari, Rosi Piovesan
Comitiva: U
Difficoltà: E / T
Dislivello: m 400 ca.
Trasporto: in pullman
Note: l’intero percorso delle cinque terre non è difficile, tuttavia richiede un minimo di resistenza e allenamento (in ogni caso, in ogni centro attraversato è sempre possibile prendere il treno per ritornare al punto di partenza).

 

9 ottobre – Festa in Malga

E’ il tradizionale appuntamento di fine attività, negli ambienti di vecchie malghe ora riadattate all’accoglienza. E’ tempo di primi bilanci a conclusione di una lunga stagione in movimento. Quale occasione migliore per restare ancora una volta con gli amici? 
Ancora una volta assieme, però senza grossi impegni o fatiche per la salita, o preoccupazioni di sorta per la sicurezza, o per il tempo che tiene o non tiene! Assieme e solo per un lungo momento conviviale. Alla maniera alpina, naturalmente!

Trasporto: con mezzi propri
Capi gita: il Consiglio Direttivo
Comitiva: unica
Difficoltà: EG (enogastronomiche)

 

23 ottobre         Primiero / Vette Feltrine: Imer – Rif. Cappuccetto Rosso – rifugio vederne

Il Monte Vederna rappresenta la massima elevazione dell’Alpe Vederna, un antico consorzio che segue la pratica del maso chiuso. Nel 1762, l’Alpe venne consorziata e divisa fra sessantatre almeroi in altrettante particelle, date in rotazione ogni dieci anni a ciascun socio e ai famigliari che ne derivarono nel tempo.
Sul monte c’è una piccola, splendida, chiesetta, dedicata alla “Madonna della Neve” e la “Croce degli Alpini” che viene illuminata la notte, rendendo speciale la serata, in quanto visibile dai vari paesi del Primiero.

Capi gita: Marcello Volpato, Giorgio Tognon
Comitiva: unica
Difficoltà: E
Dislivello: m 700 ca (m 950 ca fino al Monte Vederna)
Trasporto: con mezzi propri / In pullman
Note: n.d.r.

 

20 novembre    Escursione fra monti, boschi e valli

Chi va a spasso si sposta nello spazio a proprio piacere. Ma anche spostarsi nel tempo è un piacere raffinato, se poi ci si sposta in un ambienti “naturali” quali sono quelli offerti da boschi, colline o montagne, dove lo spazio e il tempo si dividono e si incontrano a seconda degli stati d’animo; dove sia possibile spostarsi senza mete e senza programmi; soli o in compagnia degli amici, questo, allora, è un gran modo di svagarsi!

Capi gita: Consiglio Direttivo
Comitiva unica
Difficoltà: E
Dislivello: m 600 ca
Con mezzi propri

 

17 dicembre – Salita notturna al Monte Summano

Il profilo simmetrico del Monte Sommano si eleva isolato dalla pianura vicentina per oltre mille metri. Visto da Thiene ed oltre, i suoi pendii si mostrano molli e regolari e la cuspide biforcuta poi richiama analogie con i più celebri vulcani dei libri di testo scolastici; Ma le analogie sono solo apparenti e si fermano alle forme.
Alcuni storici sentieri sono percorsi fin dal medioevo dai pellegrini per salire al celebre santuario dedicato alla Vergine nei pressi della vetta. 
Nel risalirvi ancora una volta, rivivremo nella magia della notte rischiarata dalle nostre fiaccole, emozioni e sentimenti che ci faranno chiudere in bellezza l’anno di attività!

Capi gita: Nilo Tessari
Comitiva A/B
Difficoltà: E
Dislivello: m 400/950 ca
Con mezzi propri

 

PRANZO / CENA SOCIALE
14/15 gennaio 2012

Una sosta generosa fra un anno e l’altro, fra un periodo di attività e un altro. E’ il momento delle conclusioni e dei bilanci; è l’occasione per rivivere ancora una volta la stagione appena conclusa e di consegnarla alla storia. Definitivamente!
Ma è anche il momento per la presentazione dell’attività del nuovo anno: nuove escursioni, nuove salite e nuove imprese che ci aspettano. E’ il momento per rinsaldare vecchie amicizie e di stringerne di nuove, pronti a partire verso la montagna.
Essendo ben consapevoli che …
Se il 2011 è stato un anno stupendo ed eccezionale,
il 2012 lo sarà ancora di più!